Con la laurea in psicologia e con la scuola di specializzazione cominciò il mio viaggio attraverso un percorso di formazione, ma anche un cammino interiore sulla rotta di sensazioni ed emozioni forse nuove, forse dimenticate o sopite. Ho spesso utilizzato durante il training la metafora del viaggio e del veliero, sia come esperienza di vita personale, che come esperienza di gruppo, adottandola anche nel percorso con i miei pazienti, perché essere in viaggio significa essere nel flusso dei cambiamenti ed inevitabilmente aperti a nuove possibilità e nuove conquiste. La vita ci riserva giornate splendide col vento in poppa talvolta, invece, periodi di bonaccia e spesso turbolenze, perigli e insidie durante i quali ansie, dubbi e paure s’impadroniscono di noi. Il veliero s’impenna, imbarca acqua, si inclina pericolosamente per poi riprendere e affrontare la nuova onda. Raggiungiamo traguardi, attracchiamo in porti sicuri dai quali poi ripartire per altre mete sconosciute, e ogni volta che un paziente ritrova le sue risorse e riesce ad intraprendere nuovamente la sua strada, ecco lo stupore e la meraviglia, che mi permette di continuare a provare, per questo lavoro, una grande passione e curiosità. Dalla stanza di terapia non solo il paziente esce mutato e cambiato, ma anche il terapeuta non sarà più quello di prima.
Di cosa mi occupo:
Vige l’obbligo per lo Psicologo al segreto professionale: nessuna informazione riferita in seduta uscirà fuori dalla porta dello studio psicologico.